Il progetto, sperimentato da alcuni anni dall’Ecomuseo del Casentino, nella prima Valle dell’Arno, ha allargato ormai da alcuni anni il suo areale a tutti i comuni del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi nell’ambito del progetto Oltreterra, iniziativa locale interna a “L’Appennino che verrà – Stati Generali delle Comunità degli Appennini”. Festasaggia, marchio registrato congiuntamente dall’Unione dei Comuni e dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, ha come finali­tà principale quella di avviare un percorso di qualificazione, valorizzazione e promozione delle feste paesane, concepite quali importanti momenti di socializzazione e di accoglienza, stimolando atteggiamenti di sensibilità ecologica e di risco­perta e salvaguardia dei valori e dei prodotti del territorio.

Alla base del progetto c’è un patto tra produttori e associazioni per promuovere percorsi di sviluppo locale sulla base di comuni principi di sostenibilità e chiusura dei cicli alimentari.

In seguito alle normative anti-Covid anche le feste, occasioni di aggregazione sociale per eccellenza, hanno subito una brusca battuta d’arresto. Per dare un segno di continuità, in accordo e con la stretta collaborazione delle condotte slowfood, delle associazioni coinvolte, dei produttori e di alcuni testimoni privilegiati, l’Ecomuseo con il sostegno del Parco, ha messo a punto alcune PILLOLE DI FESTASAGGIA, una serie di brevi montaggi video con interviste agli organizzatori delle feste e presentazione di piatti e prodotti per tenere salde le maglie della rete costruita nel tempo e comunicare online i valori e le progettualità dei territori. Da Raggiolo a Cetica, da Poppi a Faltona, da Corniolo a Castagno d’Andrea, da Premilcuore a Londa, Da Corezzo a Badia Prataglia, molte sono le località e le associazioni coinvolte.

I prodotti video realizzati saranno postati prossimamente sulla pagina facebook del progetto https://www.facebook.com/FestaSaggia e potranno poi essere condivisi sulle diverse piattaforme web e pagine social di associazioni e comuni.

Le pillole vogliono essere un segnale di ottimismo in attesa che si vadano a definire le norme ed i protocolli delle feste paesane nella speranza di poter tornare presto a poter condividere i sapori e le atmosfere di festa dei nostri paesi.