A cento anni dalla morte di Emma Perodi, vanno in scena domenica alle 16,30 nel teatro Antei di Pratovecchio due delle sue Novelle più note: “Incantatrice” e “Il diavolo che si fece frate”. Pubblicate per la prima volta nel 1893 ottenendo subito un grande successo, e consolidatosi in innumerevoli ristampe, le Novelle sono promosse dall’Unione dei Comuni Montani attraverso l’Ecomuseo, con la collaborazione dell’associazione “Bibliografia e Informazione” e la compartecipazione della Regione Toscana, dei comuni di Pratovecchio Stia, Poppi e Bibbiena, del Centro Creativo Casentino e del Parco delle Foreste Casentinesi. “Continua un progetto importante dedicato ad Emma Perodi e alle sue opere, che costituiscono un prodotto artistico consegnatoci oltre 120 anni ma considerato ancora in grado di ispirare contenuti da ricontestualizzare e interpretare in modo creativo e innovativo – ha dichiarato il sindaco di Talla e assessore alla cultura nell’Unione dei Comuni del Casentino, Eleonora Ducci – intorno a questo personaggio si sta creando una rete solida di iniziative che suscita sempre più interesse e curiosità”. L’invenzione letteraria di nonna Regina di Farneta in Casentino, che da impareggiabile affabulatrice fa sognare ancora oggi grandi e piccini riuniti davanti al focolare, si traduce in una raccolta di storie incredibili di diavoli, fate, cavalieri, santi ed eroi. Avventure straordinarie per svelare la trama di una vita quotidiana alimentata dal desiderio di bellezza, pace, benessere, amore, giustizia, dal “sogno di una vita migliore” come dicono i protagonisti delle due novelle in scena all’Antei. “Il diavolo che si fece frate” racconta l’incontro di Gesù con il Diavolo e un patto tra i due per avere in cambio le anime catturate: per un giorno il Diavolo sarà liberato dalla maledizione purché non porti danno agli uomini contro la loro volontà. Il diavolo vestirà gli abiti di frate Leonardo e andrà in tre case per offrire ai suoi abitanti ciò che più desiderano, desideri che esauditi li condurranno alla perdizione. “L’incantatrice” invece è la storia di Gosto e Santina alla ricerca di fortuna. Sul loro cammino incontrano una fata malvagia e bellissima che trasformerà in pesci coloro che vogliono sposarla per diventare ricchi. Un coltello, un campanellino, un bastone e il coraggio di Santina saranno decisivi per uscirne sani e salvi e costruire una buona vita. E’ la parabola dell’andare in cerca di fortuna. Il progetto è a cura di Stefano De Martin, Federica Depaolis e Walter Scancarello, la produzione di Gogmagog e la regia di Tommaso Taddei. Lo spettacolo è consigliato dai 6 anni.