Non perde tempo il neo presidente dell’Unione dei Comuni Montani Lorenzo Remo Ricci e dopo appena 15 giorni dall’assunzione del suo incarico è già al lavoro per riorganizzare l’ente. “Nei prossimi 7 giorni ho convocato una riunione con tutti i sindaci della vallata  – ha spiegato Ricci – sono un sognatore e voglio credere di cambiare le cose partendo proprio da una collaborazione tra tutti gli enti. I piccoli comuni per acquisire potere e garantire servizi efficienti non possono lavorare divisi, devono collaborare, pur mantenendo la loro identità. L’Unione dei Comuni è uno strumento importante, un mezzo per acquisire risorse altrimenti inarrivabili per le piccole realtà. Se pensiamo ad esempio al bando vinto dall’ente con il progetto “Toscana d’Appenino i Monti dello Spirito” nell’ambito della strategia nazionale delle aree interne, ci rendiamo conto di quanto un cambiamento in Casentino sia possibile solo se passa da una visione unita. Nei prossimi 5 anni arriveranno 7 milioni di euro da investire nel territorio e a tal proposito ho letto pagine e pagine di progetti presentati in Regione, approvati e presto finanziati. Parliamo di tanti soldi che si tradurranno in crescita e prospettive quindi non possiamo tirarci indietro, ora è il momento di collaborare e impiegare queste risorse al meglio”. Ma il progetto innovativo di Ricci passa anche da una nuova distribuzione delle deleghe tra i sindaci, che terrà conto delle competenze di ognuno e degli indirizzi passati, e dal miglioramento di alcuni servizi gestiti in associato. “Lunedì prossimo ci sarà la prima giunta dopo una prima riunione che si è già svolta tra i sindaci  – ha aggiunto Ricci – da quel momento diventeremo operativi, incentiveremo la comunicazione per rendere partecipi i cittadini di ogni progetto e di ogni investimento, e lavoreremo per una riorganizzazione interna che si rende necessaria anche dopo il pensionamento di alcune figure chiave dell’ente. Sono fiducioso: insieme possiamo migliorare l’Unione e trasformarla in una macchina di crescita per la vallata”.