Il Santuario Francescano di Chiusi della Verna apre le porte all’incontro che darà una svolta ai progetti regionale delle “Vie di Francesco” e della “Via Lauretana”. I 33 comuni interessati e i rappresentanti della Regione Toscana si ritroveranno venerdì nella sala Santa Chiara del Santuario per fare il punto sul lavoro già svolto e procedere di fatto con la fase realizzativa del progetto. La giornata prenderà il via alle 11 con i saluti del Padre Guardiano Frate Francesco, del sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini e della consigliera regionale Lucia De Robertis. Successivamente saranno esposti i progetti territoriali a cura di Raffaele Mannelli e Andrea Carubi della Regione Toscana. Interverranno anche Giuseppe De Micheli dell’Opera Santa Croce di Firenze, Gianluca Bambi dell’Università di Firenze, Alessio Bui dell’associazione del Cammino di Sant’Antonio e Serena Savelli paesaggista. Le conclusioni invece sono affidate all’assessore regionale alle attività produttive, commercio e turismo Stefano Ciuffo. L’evento sarà un’occasione importante per confrontarsi sulle attività di sviluppo organizzate in collaborazione con l’Opera Santa Croce e per passare, dopo una lunga fase progettuale a quella realizzativa. “Si tratta di un progetto che rappresenta una possibilità di crescita non solo per Chiusi della Verna ma per tutto il Casentino – ha dichiarato il sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini – nei prossimi mesi inizieremo finalmente a vedere i primi risultati e c’è entusiasmo tra i territori coinvolti che avranno un’opportunità di crescita turistica davvero importante”. Da Chiusi della Verna a Sansepolcro, da Castiglion Fiorentino a Cortona, senza tralasciare Arezzo, Pieve Santo Stefano, Badia Tedalda, Sestino, Anghiari, Caprese Michelangelo e Monterchi: sono queste le tappe principali del percorso che coinvolge anche il Casentino. Si tratta di una delle più ambiziose scommesse turistiche della Regione che punta a creare un’opportunità turistica in grado di rilanciare tutte le tappe interessate, una possibilità di sviluppo per l’intero territorio, una nuova integrativa offerta della Toscana. Da qui la decisione dell’ente regionale di agevolare tutte quelle strutture di varia natura che si trovano lungo il percorso e che possono essere adibite all’accoglienza dei pellegrini, e di sostenere i giovani che vorranno avviare attività economiche legate al progetto del Cammino.